Scrivo un unico post per questi due PON perché hanno avuto una storia simile: sono iniziati in presenza e poi sono proseguiti, dopo molto tempo, entrambi a distanza, a causa della pandemia di Covid.

Nel frattempo molti bambini (della primaria) hanno preferito non seguire i PON, dovendo aggiungere altre ore davanti al computer, ed infatti le adesioni sono state appena sufficienti a portare a termine entrambi i progetti. In realtà all’inizio se ne erano iscritti talmente tanti che li dividevamo ogni volta in due classi, tra le quali mi spostavo ripetendo le stesse istruzioni.

Avendo a disposizione solo lo risorse online, abbiamo utilizzato moltissimo Scratch, ma anche TinkerCad e Kahoot!.

Altre limitazioni in DAD sono dovute al fatto che la webcam è già impegnata e quindi non sono utilizzabili le funzionalità della camera interne a Scratch, sempre molto apprezzate e divertenti.

Durante i primi incontri moltissimo tempo veniva impiegato per risolvere i diversi problemi tecnici che si sono presentati. Non ultimo il fatto che Scratch richiede l’iscrizione e la verifica dell’indirizzo email per poter utilizzare tutte le funzionalità a disposizione. Tecnicamente questo è perfettamente comprensibile, d’altra parte avere tutti i partecipanti iscritti correttamente alla piattaforma non è cosa da poco.

Non si può dire comunque che questo sia stato tempo perso in quanto i bambini si sono resi molto autosufficienti in seguito, rispetto a queste tematiche, ed hanno dimostrato di avere acquisito una notevole scioltezza, avendo appreso i concetti base della gestione di un account informatico ad una piattaforma.
Questo è stato particolarmente evidente quando, verso la fine del modulo Digitalizziamoci 2, sono state usate le piattaforme TinkerCad e SugarCad.
Inoltre i bambini hanno imparato a gestire altri tipi di problemi tecnici, più legati all’utilizzo dello hardware: webcam, microfono, condivisione del proprio desktop, ecc.
Si tratta di un “effetto collaterale” del PON di cui i partecipanti potranno usufruire anche in seguito.

Per quanto riguarda l’utilizzo del Kahoot!, che i bambini adorano sempre ma che ha delle caratteristiche di competizione che possono essere molto frustranti, ho pensato di fare un esperimento che ho trovato molto riuscito: ho chiesto ai bambini di inviarmi (su cellulare o email) delle domande che avrebbero voluto inserire in un apposito Kahoot!. Ne è uscito fuori un mega-Kahoot! molto divertente e, tutto sommato, anche un po’ più sensato, come utilizzo del mezzo.

Ho utilizzato anche qualche esercizio del mio libro “Quaderno di esercizi di Scratch” e constatato che effettivamente i progetti piacciono e sono divertenti.